Vuoi goderti la vita? Scrivi

Attento, però: se davvero vuoi goderti la vita, e di conseguenza anche la tua scrittura, non è necessario che tu stia tutto il giorno lì a pensare a cosa scrivere assumendo l’aria del poeta dannato che cerca ispirazione. Mi spiace dirtelo, ma non è così che funziona. Se è vero, e confermo è vero, che una storia prima di essere messa su carta ha bisogno di essere pensata, e che i personaggi devono viverti dentro prima che sul foglio, è anche vero che tutto ciò non può diventare un’ossessione. Lo dico per te, e per la tua vita familiare e sociale. Puoi pensare alla tua storia mentre lavi i piatti o porti fuori il cane o tosi l’erba del prato o  sei in macchina e guidi, non per forza mentre giochi con tuo figlio o chi sta con te ti rivolge la parola. Nelle nostre giornate abbiamo sempre un po’ di tempo solitario, ecco, quello è il tempo buono per pensare alla nostra scrittura. E per poi mettere tutto giù non è necessario isolarsi settimane in una baita nascosta fra i monti e lontano della civiltà. Se è questo che ti manca e non ti fa scrivere, stai attento che ti stai soltanto creando una ottima scusa per non scrivere. Vedi tu se tenerla in piedi. Per scrivere davvero ti bastano due ore al mattino presto, quando in casa dormono tutti e puoi battere i tasti del pc in santa solitudine. E, fatto questo, trascorse due ore a scrivere e messe giù quelle mille parole al giorno di cui parla Bradbury, avrai tutto il resto della giornata per essere soddisfatto del lavoro fatto e goderti l’altro tuo pezzo di vita. Ti sembra poco?



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