Ci starò soltanto fino all’estate, è ovvio che è casa vostra, io sono soltanto un’ospite provvisoria, il tempo di riprendere fiato e trovare dove vivere e vado via.   Era stato questo l’accordo per tornare a vivere a Liuzzo.   Avevo trascorso lì mesi a studiare, durante l’università, quando il rumore sordo dei forni della cementeria accanto casa mi esasperava. Mi andavo...

È un tempo che adesso sembra lunghissimo, quasi impensabile, una settimana fra una telefonata e l’altra. Adesso che in fondo non ci si allontana mai, che i messaggi e i whatsapp e i cellulari hanno annullato qualunque barriera temporale, noi aspettavamo una settimana per sentirci. In quelle telefonate volevi apparire serena, disinvolta. Invece ti mancavo. Tu non me lo dicevi,...

È pomeriggio che volge a sera, una tiepida sera di primavera. Una di quelle sere che sembra non debbano finire mai, che è difficile riempire di cose da fare. Sono sull’altalena, in giardino. C’è sempre stata un’altalena, nel giardino di casa. Due grandi A in tubi di ferro collegate da un altro tubo orizzontale e a metà di questo agganciate...

Prima media. Bussano alla porta dell’aula, appare il preside. Scattiamo tutti in piedi, dritti e silenziosi. Accompagna due persone, un uomo e una donna, che mai avevamo visto. Sono due psicologi, ci dice presentandoli, la vostra classe è stata scelta perché vi sia sottoposto un questionario, risponderete a domande per una ricerca importante, così ci dice il preside. Il professore...

Mi avete portata nella casa di Trappeto che avevo pochi giorni. Era lì che abitavate, ma per partorirmi avevi preferito la città. Dopo il primo parto in casa per gli altri figli non hai voluto rischiare, clinica privata e la presenza di tua madre. A Trappeto tuo marito faceva il capostazione, tu soltanto la moglie. È in quella casa che ho...

Su Facebook ho letto un post di Paolo Borzacchiello, e mi ha fatto riflettere. “Una Birkin non basta poterla comprare: te la devi meritare. Le altre borse, anche quelle che costano tanto, sono facili: vai in un negozio (o in una boutique, a seconda della borsa), strisci la carta di credito e la porti a casa. Magari - se vuoi un particolare modello...

Così mi avevi raccontato, e io bambina non avevo trovato niente da obiettare. Le domande adesso sarebbero tante. Come hai potuto non rivendicare la presenza di tuo figlio appena nato? Come hanno potuto tenertelo lontano senza che tu comprendessi? Come hai fatto a non chiederti perché il tuo seno restasse orfano di quella bocca che avrebbe dovuto sfamare? Quante di...

Tutte le famiglie felici sono simili tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo. Non abbiamo smentito Tolstoj. Avevamo un nostro modo di essere infelici, e nel nostro modo eravamo bravissimi.   Eravamo una famiglia, nella nostra vita quotidiana che fuori casa appariva quella di una normale famiglia piccolo borghese. Tu e tuo marito avevate il vostro lavoro, i vostri...

Non so se quel che abbiamo vissuto sia stato come lo ricordo, né mi importa sapere. Ho ben chiaro quello che oggi sento, quel che mi è rimasto del nostro essere madre e figlia. Conoscere con certezza cosa sia stato e perché non può cambiare ciò che provo. Non cerco prove, non è un processo, non ci sono accusato né accusatore,...

Mi hai allattata al seno per nove mesi, ho conosciuto le tue braccia e il tuo calore, eppure me ne è rimasto poco. Non so quale sia stato il momento in cui qualcosa si è rotto. Come un tendine tagliato si ritira e scompare fra i muscoli, così quelle braccia mi sembra non ci siano mai state. Il tuo amore mi è...

C’è penombra nella stanza. Sei seduta su una poltroncina bassa, la vestaglia non riesce a ripararti dal freddo. Sulle gambe hai una copertina rosa e le spalle sono nascoste dentro uno scialle all’uncinetto, uno di quelli che faceva nonna Giuseppina. La vecchia casa della ferrovia è riscaldata dalla stufa a legna in cucina, i pezzi di traversina bruciando arroventano l’aria lì...