03 Apr Esiste la felicità?
Come faccio a volermi bene? Ho scritto di questo argomento, qualche settimana fa, e ti avevo preannunciato che mi era stata fatta anche un’altra domanda, una di quelle domande cui credo nessuno possa rispondere fino in fondo, ma cui ognuno può dare la sua personale risposta.
La domanda è: esiste la felicità?
Quel che scrivo adesso è la mia risposta, la mia personale risposta, e se ti dico quel che penso è per darti una mano a riflettere.
Esiste la felicità? Me lo sono chiesto anch’io.
Me lo chiedevo quando la felicità mi sembrava un traguardo cui giungere, e che una volta lì nessuno me l’avrebbe più sottratta.
Me lo chiedevo quando la cercavo nell’amore degli uomini (uno per volta, che gli affollamenti non mi sono mai piaciuti), e ho sprecato quantità incredibili di tempo a cercare chi potesse essere per me veicolo di felicità.
Me lo chiedevo quando sembrava che tutti lo fossero, e solo io non riuscivo a esserlo.
Me lo chiedevo quando sembrava che proprio non era merce per me, che la rincorrevo senza mai riuscire a raggiungerla.
Me lo chiedevo quando mi vedevo troppo grassa, e sarei stata felice dimagrendo.
Me lo chiedevo quando analizzavo di continuo tutto ciò che ero e che facevo e come mi relazionavo e c’era sempre qualcosa che non andava, di difetti ne ho sempre trovati tanti, e con tutti quei difetti come potevo pretendere di essere felice?
Me lo chiedevo quando mi rimproveravo per gli errori fatti.
Me lo chiedevo quando rimproveravo agli altri gli errori fatti con me.
Poi non me lo sono chiesto più.
Ho compreso che la felicità, anzi l’essere felici, non è uno status da raggiungere, non è una medaglia da appuntarsi al petto, un diploma che una volta conquistato resta lì, nessuno ti toglie più.
La felicità è qualcosa che ci vive dentro, ed è strettamente connessa alla nostra capacità di entrare in confidenza con noi stessi, di amarci per quel siamo, di accogliere i nostri limiti, quelli che ci fanno unici e banalmente umani.
La felicità è strettamente connessa al saperci prendere cura di noi. È un piccolo tesoro che ogni giorno possiamo incrementare anche di un solo grammo, e quel grammo però ha ancora più valore se lo mettiamo in comune, se lo condividiamo.
La felicità è il nostro essere chi siamo, il saperci ascoltare, il saperci dare obiettivi e anche però darci tregua, il riconoscere le nostre ferite e prendercene cura.
La felicità è in quella cura, nel renderci conto che noi per noi siamo importanti.
Ecco, questa è la mia risposta. Quel che vorrei è che anche tu trovassi la tua e ti concedessi la possibilità di essere felice, tutti i giorni un po’. Perché la felicità non è un traguardo cui si arriva, sono i singoli passi che fai verso quel traguardo.
A presto. Buona vita, buona felicità e buona scrittura