Se rimuginare ti inquina la vita

Ti accade di pensare con insistenza e in modo ripetuto a qualcosa, è come un pensiero che appare e ti si aggrappa addosso come una scimmia al ramo, e non riesci a liberartene, non è così?

Se ti accade, sai già cosa sia il rimuginio, detto anche ruminazione mentale. Sì, proprio come quel che fanno i bovini, che pascolando mandano giù erba che depositano nel rumine e, quando sono a riposo, anche dopo ore, recuperano quell’erba e masticano, masticano, masticano…

Quando tieni la testa impegnata con pensieri continui e ti impegni nel rimuginarli impedisci a pensieri nuovi, freschi e soprattutto positivi di trovare spazio; sì perché i pensieri che rimugini sono quasi sempre (ma potrei evitare il quasi) pensieri negativi.

Rimuginare non è altro che far andare senza sosta sempre gli stessi pensieri, siano essi preoccupanti o tristi o paurosi, e intanto che pensi sempre le stesse cose ti si presentano tutti i possibili scenari in cui quei pensieri potrebbero trovare conclusione. Ovviamente catastrofici.  

Ecco qui un’altra bella fonte di stress, (abbiamo già parlato dei pensieri automatici, se non hai letto l’articolo lo trovi qui). Siamo umani e il pensiero ci appartiene, non potremmo non pensare, ma c’è un vecchio detto che dice che il troppo stroppia. Pensando affrontiamo problemi e cerchiamo risposte, ma pensando troppo – e sempre alle stesse cose –  troviamo solo guai.

Fermati ad ascoltare il rimuginio, e ti renderai immediatamente conto che questa modalità di pensiero eccessivo conosce solo due tempi: il passato e il futuro.

Se nel passato è accaduto qualcosa che ti ha creato danno, o una situazione in cui non ti sei sentita al meglio, o non hai avuto la risposta pronta o i riflessi necessari a cogliere un’occasione, il tuo rimuginare ti terrà continuamente con la testa voltata all’indietro, a ripensare quel che è successo e come invece sarebbe stato meglio che andasse, senza renderti conto che, come dice il buon vecchio proverbio, cosa fatta capo ha.

Se invece sei una persona che ha bisogno di sicurezze, di avere tutto sotto controllo, se temi che qualcosa possa andare male e vorresti con tutte le forse evitarlo, il rimuginare continuo ti sposta nel futuro, ti porta ad analizzare possibilità e probabilità, a ipotizzare scenari, con il risultato che resti comunque distaccato da quel che è il tuo quotidiano.

Ecco uno dei maggiori danni che rimuginare può fare alla tua vita: ti impedisce di vivere il momento presente, che poi è l’unico che abbiamo veramente da vivere.

Ma da dove nasce il bisogno o l’abitudine a rimuginare?

Può darsi che tu sia una persona cui da sempre è stato insegnato che è nel risultato che si vede il valore della persona; se è così, hai maturato un desiderio di perfezionismo che ti porta a pensare e ripensare prima di agire e prendere decisioni.

Oppure ti hanno insegnato che non sei mai abbastanza, e quindi la tua insicurezza e la poca autostima ti portano a pensare di continuo prima di fare un passo, cercando soprattutto di prevedere cosa gli altri penseranno di te e come reagiranno, perché hai bisogno dell’approvazione del mondo intorno.

Oppure ancora pensi che stare lì a ruminare lo stesso pensiero ti possa dare una visione più chiara del problema che devi affrontare o della tua stessa vita.

O non puoi fare a meno di pensare a quella relazione che si è chiusa senza che tu volessi, o sei a pochi passi da un evento importante che catalizza tutta la tua attenzione, o ancora quell’altro che tu sai.

Quale che sia la causa – e non sempre è necessario conoscerla – la buona notizia è che puoi smettere di rimuginare. Ci sono modi che puoi utilizzare per allontanare il pensiero che rischia di essere ossessivo, per smettere di ruminare e soprattutto abituare la tua testa a mantenersi sgombra e leggera.

Puoi innanzitutto diventare consapevole dell’abitudine a pensare troppo oppure puoi evitare di perseguire la perfezione (ma qui è già più difficile) o, ancora, nel momento in cui ti senti oppresso dai pensieri puoi cercare distrazioni e volgere il tuo pensiero altrove.

Una cosa che di certo ti aiuta a smettere di rimuginare è scrivere e mettere i tuoi pensieri su carta. Sì, gli stessi pensieri che ti ingabbiano il cervello, tirali fuori e depositali su un foglio. Scrivendo attui innanzitutto quella che Freud chiama rovesciamento: non sono più i pensieri i padroni della tua mente, ma diventi tu il padrone di quei pensieri e di quanto quei pensieri raccontano, domini la situazione, ne diventi personaggio attivo. Mettere su carta quanto hai vissuto e ti tormenta ti rende attivo, ti consente di elaborare e comprendere meglio.

Scrivendo poi rendi quei pensieri materia,  diventano parole su carta, qualcosa che è fuori di te e di cui puoi liberarti. Quei pensieri che ti tormentavano una volta che sono scritti su carta sono oggettivamente altro, una cosa di cui puoi fisicamente liberarti.  Facendo un falò di tutte quelle pagine, ad esempio.

C’è sempre un rimedio ai nostri malesseri, purché tu non ti dia per vinta.

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