Cosa c’entra uno spot con la tua vita?

Hai presente lo spot della pesca? Tutti quanti ne hanno parlato, e non ho intenzione di riprenderlo se non per una riflessione sulle narrazioni.

È certamente uno spot narrativamente ben costruito. Però ce n’è uno costruito ancora meglio, 30 secondi di narrazione che sono un capolavoro. Non voglio entrare nel merito del prodotto pubblicizzato – un colosso della vendita online e un suo certo servizio – ciò su cui qui adesso mi importa riflettere è la costruzione narrativa di quello spot e perché è così efficace. 

Se non l’hai visto te lo racconto: un uomo in divisa ha davanti a se un’intera parete di schermi, desumiamo che faccia la guardia, potrebbe essere in un grande condominio americano o un mega ufficio; la sua cena è un tristissimo sandwich che lo lascia insoddisfatto. Nella lunga notte di lavoro si fa compagnia seguendo un programma di cucina, e intanto che il cuoco racconta la ricetta di un gustosissimo panino appare la pubblicità del colosso e viene mostrata una padella per grigliare. Il nostro uomo compra la padella, comincia a fare esperimenti, elabora un panino gourmet e lo offre a un collega, che se lo gode e gli fa i complimenti. Siamo appena a 15 secondi di filmato. Le immagini incalzano. Arrivano altri pacchi, lui continua nei suoi esperimenti, va e torna dal lavoro, i giorni passano e lui arriva  a creare un dolce con crema e fragole, una meraviglia da pasticceria di prima qualità. Al secondo 29, l’ultimo prima dello slogan finale dello spot, vediamo il nostro protagonista per strada, osserva la vetrina di quella che potrebbe essere una pasticceria, e lì un cartello con su scritto “Cercasi chef”. Sappiamo che lui si presenterà, e otterrà il lavoro. È una storia di successo personale, una storia che invoglia a comprare e sperimentarsi.

Perché te l’ho raccontata? Perché questi 30 secondi sono girati seguendo la traccia più classica delle narrazioni, la stessa traccia dei miti greci e dei film di Hollywood e di grande parte delle storie e dei romanzi in circolazione: il viaggio dell’eroe

La guardia, il nostro eroe, a inizio spot è nel suo mondo ordinario: viene inquadrato sul luogo di lavoro, col suo solito panino in mano. Lo chef che racconta la ricetta è la chiamata all’avventura: il nostro eroe si avvia nel suo viaggio nel mondo straordinario, e lo fa partendo da qualcosa che è alla sua portata, un semplice panino però più elaborato e quindi gustoso. Ha anche un mentore che lo incoraggia (il collega che si gode il panino gourmet) e lui quindi procede nelle prove (i vari esperimenti culinari) e negli acquisti, fino a raggiungere la prova finale che viene felicemente superata: lo vediamo alle prese con un dolce magnifico. Saper preparare questo dolce è anche l’elisir, ovvero la conferma della trasformazione avvenuta nel nostro personaggio: ha sconfitto la sua parte abulica e annoiata, ha dato voce a una passione che forse non sapeva di avere, passione che gli regala anche un nuovo lavoro, infatti non sarà più una anonima guardia ma uno chef. Il nuovo lavoro è il ritorno nel mondo ordinario, che però è un nuovo mondo ordinario. Da quel cartello di ricerca di uno chef comincia una nuova vita


Sai perché questo spot attira? Perché è costruito come sono costruite le grandi storie, ma anche le nostre storie quotidiane, quelle che viviamo ogni giorno. di queste ultime però non sappiamo che anch’esse seguono la stessa struttura, da sempre.

Di sicuro anche tu avrai ricevuto diverse chiamate all’avventura che ti hanno fatto lasciare quello che era il tuo mondo ordinario e ti hanno fatto entrare nel mondo straordinario dove hai affrontato prove, cercato alleati e fronteggiato nemici. Sono prove che hai in vario modo vinto, e dalle quali hai costruito un nuovo mondo ordinario in cui hai vissuto fino a che non è arrivata una nuova chiamata all’avventura. E la storia è ricominciata. 


Il viaggio dell’eroe è anche il percorso che segna il percorso del laboratorio di Scrittura Riparativa Riscrivi la tua vita: è lo strumento che ti accompagno a utilizzare per osservare da un’altra prospettiva frammenti della tua vita, per confrontarti con le persone in vario modo importanti che hai incontrato e le relazioni che con loro hai avuto e hai, per metterti alla prova e affrontare il viaggio nel mondo straordinario, necessario a rinnovarti. E’ un laboratorio in cui la scrittura diventa terapeutica, ma se conosci i miei laboratori già lo sai.

Oltre ad essere un mezzo di rielaborazione terapeutica, seguire il percorso del viaggio dell’eroe ti consente di imparare a leggerne la struttura nelle vicende della tua vita, in modo che la prossima chiamata all’avventura, che certamente ci sarà o forse è già in atto, non ti colga di sorpresa e tu sarai consapevole di quale possa essere la migliore scelta per te e per la tua vita.