Harry Potter e la pietra filosofale secondo il viaggio dell’eroe

Il viaggio dell’Eroe è lo scheletro a cui si dovrebbe aggiungere la polpa di dettagli e sorprese della narrazione, e l’ordine delle fasi così come descritto da Vogler è solo uno dei tanti possibili. Le fasi, infatti, possono essere omesse, aggiunte e mischiate del tutto senza che la storia perda in efficacia.

Questo modello di viaggio è una guida, non una ricetta o una formula, è un bisogno interno della storia che detta la sua stessa struttura.

Le credenze, le priorità di chi scrive o dei personaggi, i temi, lo stile, il tono e l’umore che si cerca sono i tratti necessari a disegnare la trama, ed è importante ricordare che non bisogna mai prendere la mappa per il viaggio stesso.

Solo se può aversene momentaneo bisogno, dice Vogler, si può fare riferimento ai modelli del suo viaggio dell’eroe come metafora di ciò che succede, come una indicazione che mostra il momento in cui un’azione dovrebbe plausibilmente accadere, ma non è detto.

Stabilito questo, proviamo a rintracciare nel primo degli episodi di Harry Potter le 12 fasi del viaggio dell’eroe di Vogler.

          1.Mondo ordinario: Harry Potter, orfano di entrambi i genitori, vive con gli zii e il viziato cugino Dudley. I parenti lo sottopongono a continue angherie e soprusi non avendolo mai accettato come membro della famiglia, anche perché gli zii sanno ciò che Harry ancora non sa, ovvero che i suoi genitori erano maghi mentre loro sono babbani. Harry è il protagonista, l’Eroe della storia, un eroe determinato che non rifiuta mai la chiamata all’avventura. La cicatrice che ha sulla fronte testimonia il suo incontro con il male assoluto, ovvero Voldemort, colui il quale ha provocato la morte dei suoi genitori, e al tempo stesso rappresenta simbolicamente la sua fragilità psicologica, il suo punto debole.

Gli zii sono assolutamente contrari a rivelare a Harry la sua vera natura, hanno sempre mentito sulla sorte dei suoi genitori e fanno di tutto per ostacolare la sua chiamata all’avventura, rappresentano dunque una sorta di Guardiani della soglia, la cui funzione è quella di bloccare l’accesso al Mondo straordinario.

Fino a che non arriva la chiamata all’avventura Harry incarna lo stereotipo dell’orfano senza amore, un ragazzino solitario che cerca di farsi andare bene la vita cui è costretto. Unica particolarità è che a volte gli accadono strani episodi, dei quali però non sa trovare una spiegazione logica.

2.Richiamo all’avventura: Harry riceve una lettera indirizzata personalmente a lui, cosa molto strana, ma lo zio Vernon tenta di tutti i modi di non fargliela leggere, temendo che contenga quelle informazioni che non gli hanno mai dato sul suo appartenere al mondo dei maghi. La lettera, che diventerà un’inondazione di lettere, impersona il richiamo all’avventura e svolge la funzione di primo Messaggero. Un secondo messaggero sarà Hagrid.

3.Rifiuto del richiamo: Il passaggio del Rifiuto del richiamo non è chiaramente manifestato, e non c’è passaggio nel quale Harry riveli alcun segno di buona volontà di rifiutare la chiamata all’avventura. Questa fase può però essere  identificata nel fatto che, dopo aver comprato tutto il necessario per la scuola, Hagrid accompagna di nuovo Harry a casa degli zii, e lì Harry dovrà continuare a vivere fino al giorno in cui dovrà partire. Qui è lasciato al libero arbitrio di Harry la decisione sul partire oppure no, e fino a che non si presenterà alla stazione non si avrà la certezza che avrà accettato la chiamata all’avventura.

4.Incontro col Mentore: Dopo varie peripezie Harry riesce a leggere il contenuto della lettera che gli viene consegnata da Hagrid, il guardiacaccia e custode della scuola dei Maghi, il quale svela al ragazzo che i suoi genitori erano maghi e che lui stesso è un mago e lo guida nella scoperta del mondo magico, fornendogli tutte le informazioni necessarie per raggiungere la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il personaggio di Hagrid riunisce sia la funzione di Messaggero che quella di Mentore, poiché accompagnerà Harry nel Mondo straordinario.

Nei vari episodi Harry avrà diverse figure di Mentore che lo guideranno lungo il suo tortuoso percorso, come per esempio il professor Lupin e il suo padrino Sirius Black, anche se il suo Mentore principale è sicuramente il preside della scuola, Albus Silente, il quale avrà un ruolo centrale nella vita del giovane mago. Egli farà a Harry una serie di doni magici, come per esempio la spada di Grifondoro e la pietra della resurrezione, che gli saranno indispensabili durante tutto il suo viaggio e la permanenza a Hogwarts, e che lo aiuteranno a superare le prove più difficili. Silente consiglierà Harry, lo istruirà e lo guiderà fino a che egli stesso non verrà ucciso.

5.Varco della prima Soglia: Hagrid conduce Harry al Paiolo Magico, cosa che corrisponde con l’attraversamento della prima soglia. La taverna è piena di maghi e streghe e una delle porte sul retro conduce a un muro che, se picchiettato sui mattoni giusti, si apre su Diagon Alley.

Una volta entrato nel mondo dei maghi, Harry riceve l’aiuto soprannaturale da Hagrid. Hagrid non soltanto dà a Harry una quantità di informazioni sul suo passato e le minacce in corso nel mondo dei maghi, ma anche lo conduce da Ollivanders, dove possono scegliere la bacchetta magica per Harry.

6.Prove, nemici, alleati: Harry incontrerà i suoi principali alleati proprio durante il suo primo viaggio in treno verso la scuola dei Maghi. Lì infatti conosce Hermione Granger e Ron Weasley, che saranno i suoi inseparabili amici lungo tutto il corso dei sette romanzi. Insieme formeranno una squadra invincibile che sarà in grado di affrontare e superare le varie prove.

Il Mondo Straordinario è completamente diverso dal mondo ordinario in cui Harry era vissuto fino a quel momento, si tratta di un ambiente con regole e leggi nuove con cui il ragazzo dovrà confrontarsi e alle quali dovrà adeguarsi.

Le Prove che Harry affronterà saranno numerosissime e di ogni genere, fin dal primo episodio in cui avrà a che fare con un Troll, si troverà a giocare la sua prima partita di Quiddich, sarà vittima di incantesimi vari e incontrerà ogni sorta di creature sconosciute.

Il principale dei suoi nemici è Voldemort, la personificazione del male, il nemico, l’antagonista, e l’appellativo con cui spesso è indicato, il Signore Oscuro, richiama il personaggio-funzione dell’Ombra. Il suo primo incontro con il suo acerrimo nemico metterà a repentaglio la sua stessa vita.

Harry avrà altri nemici, il perfido Draco Malfoy, il suo diretto rivale con funzione di antagonista gli darà del filo da torcere per cercare di superarlo in ogni situazione. Mentre i Mutaforme che Harry incontrerà nel suo cammino sono diversi, ad iniziare dal primo episodio in cui il maestro delle arti oscure, all’apparenza innocuo, il professor Raptor si rivelerà invece un alleato di Voldemort. Anche il personaggio di Piton trasformerà diverse volte la sua immagine e fino alla fine avrà un ruolo non definito, positivo e negativo al tempo stesso, e apparirà quasi sempre diverso da ciò che è in realtà.

7.Avvicinamento alla caverna più recondita: La fase conosciuta come La caverna più recondita per Harry consiste nel lanciarsi nel muro fra due binari della stazione di King’s Cross alla ricerca del binario 9 e ¾; anziché sbattere contro il muro e procurarsi una botta dolorosa, il lancio – per effettuare il quale Harry ha dovuto dare prova sia di fiducia che di coraggio – lo conduce all’Espresso per Hogwarts. L’attraversamento di questa seconda soglia rivela l’impegno autentico di Harry di immergersi nell’appena scoperto mondo della magia. Si è cimentato nella sua prima prova, non credere cioè a quello che vedono i suoi occhi, ma “scagliarsi” contro un muro, che rappresenta appunto la Soglia oltre la quale si trova un mondo parallelo, un Altrove, il magico mondo dei maghi. Harry ha mostrato tutto il suo coraggio, ha compiuto il suo primo atto di fiducia.

Siamo alla fine del primo atto. In questo primo episodio di Harry Potter l’Avvicinamento alla Caverna più recondita è anticipato rispetto a Prove, alleati e nemici, quindi all’inizio del secondo atto.

8.Prova centrale: Harry dovrà affrontare non soltanto una prova centrale, ma una serie di ostacoli che serviranno a dimostrare il suo essere all’altezza del mondo magico. La prima e più rappresentativa prova di iniziazione corrisponde alla cerimonia dello smistamento da parte del Cappello Parlante. Sebbene possa non apparire come una grande sfida, il risultato di questo evento determinerà l’intera vita di ogni studente, e Harry è doppiamente preoccupato: da una parte dal fatto di non avere conoscenze di magia, dall’altra di poter essere indirizzato verso Serpeverde, una casa che ha pessima fama (e alla quale appartiene Draco Malfoy).

Harry sarà sottoposto a molte prove, di vario tipo. Saranno ostacoli, difficoltà e situazioni di ingiustizia che dovrà superare. Alcune volte è l’ingiustizia di Severus Piton, altre volte l’assillante e malevolo Draco Malfoy a tendergli tranelli, o ancora il professore Quirinus Raptor che maledice la scopa di Harry durante una partita di Quiddich e lascia anche entrare un troll nelle segrete.

Altra prova cui Harry è sottoposto è la necessità di difendere la sua vita durante le partite di Quiddich, quando il Pallino cerca di colpirlo, e lui supera ottimamente questa prova diventando il più giovane cercatore del secolo. Ma sono una prova notevole anche tutti gli esami scolastici da superare.

9.Ricompensa: Nei vari episodi ogni volta Harry conquista una sorta di ricompensa, ha un fine da raggiungere: la coppa di Quiddich, la Pietra filosofale, il Trofeo del torneo Tremaghi oppure un’ulteriore acquisizione a livello psicologico, ovvero un maggior autocontrollo sui suoi poteri che lo aiutano ad arginare l’influenza malefica di Voldemort all’interno della sua mente.

10.Via del ritorno: la via del ritorno è di nuovo l’Espresso che però stavolta parte da Hogwarts alla volta della stazione di Londra King’s Cross e il suo binario 9¾, dove lascerà gli studenti per le vacanze estive. Riattraversare quel muro sarà per Harry il ritorno nel mondo ordinario, ma con tutta la nuova consapevolezza di sé e delle proprie capacità che ha scoperto durante quell’anno di scuola.

11.Resurrezione: Harry ha scoperto le sue doti magiche, e pur dovendo tornare a vivere con gli zii e l’odiatissimo cugino Doodley, sa adesso di avere la possibilità di rivalersi, e sa anche che quella vita durerà soltanto un’estate. Le sue giornate non saranno più tristi e senza speranza, anzi pregusta il divertimento e la possibilità di fare scherzi e rivalersi sul cugino perché “loro non sanno che non ci è consentito usare la magia a casa. Mi sa che mi divertirò un sacco con Doodley quest’estate”.

12.Ritorno con l’elisir: Nel caso di Harry l’elisir non è un oggetto, ma una conquista che riguarda le doti che egli ha acquisito durante il suo lungo viaggio, ovvero la saggezza e la serenità che permetteranno a lui stesso e alle persone che lo circondano di vivere un’esistenza lunga e tranquilla e di trovare la forza per credere che una vittoria sul male potrà esserci.