20 Giu Lettera a mia madre

Mentre rileggo le pagine che ho scritto, ancora mi domando: voglio davvero?

Un’altra eco dei loro insegnamenti, anzi, dei suoi insegnamenti. Era mia madre a volere che niente di ciò che avvenisse in casa si sapesse fuori. Lo leggerete.

Ecco, è deciso. Lo leggerete. Voglio che sia letto. E, perdonatemi, non mi importa che le mie parole possano mostrare una strada o essere d’esempio o “fare del bene” come pure mi hanno detto, o chissà cos’altro.

Non è per l’effetto che potranno avere, che voglio che le mie parole siano lette. Non ho scritto per mandare un messaggio o impartire conoscenze. Ho scritto per me. Per salvarmi la vita. E quella mia vita che da quelle pagine è nata, quella vita adesso vuole farsi leggere. Tutto qui.

Lettera a mia madre. Dal 10 luglio, ogni domenica un paio di pagine qui su facebook e sul mio blog. E ci sarà sempre una foto in bianco e nero ad accompagnarle.

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