VINCOLO O LIBERTA’?

Non ho ancora ben compreso se il passato, con i ricordi che ogni tanto e inspiegabilmente esplodono e ci abbagliano come fuochi d’artificio nella notte, sia una risorsa e un conforto o, invece, gabbia e limitazione. Anzi, no, io l’ho compreso. Ma quel che della mia memoria ho compreso è la risposta che ho trovato per me, è la mia risposta, quella che va bene nella mia storia e per la mia storia.

Tu hai diritto a trovare la tua, di risposta. Che sarà soltanto la tua e nessuno potrà contestare.

Trovare la tua risposta su cosa è il tuo passato e quanto spazio ha nella tua vita e quanto puoi ancora dargliene, o se non sia già il caso di toglierne.

Trovare la tua risposta su quanto la tua memoria ti fa quel che sei oggi, e ti sostiene e ti sfida, o se piuttosto ti logora e appesantisce e toglie energie.

Trovare la tua risposta su quanto la tua memoria è vincolo, quando non ti permette di fare un passo in più perché è lì pronta a lanciarti fra i pedi un bel senso di colpa, sempre fresco e appena confezionato. O se non sia libertà, la tua memoria, quella libertà che hai conquistato e non vuoi più mettere in discussione.

Può sembrare un giochino banale e poco interessante cercare risposte, sarebbe senz’altro più semplice e immediato assorbire e fare proprie risposte altrui. Ma non cadere in trappola, non ti fare abbindolare da chi vende ricordi e memoria in confezione famiglia.

Solo tu puoi dare valore al tuo passato, alla tua vita già vissuta, ai giorni che hai accumulato e messo alle spalle; solo tu puoi dare loro valore e dignità e, soprattutto, il giusto spazio.

Quello spazio che non toglierà spazio al tuo presente.

Francesca Di Gangi
f.digangi@tiscali.it

Mi chiamo Francesca Di Gangi, ho poco più di cinquant’anni e sono sociologa, formatrice e counselor relazionale di formazione rogersiana. Sono anche laureata in Psicologia, e sono l’autrice del metodo Scrittura Riparativa® Da quasi trent’anni affianco le persone che hanno voglia di stare bene con se stesse e nelle relazioni, e le accompagno nell’affrontare le proprie emozioni. Principi imprescindibili del mio lavoro – e del mio modo di essere – sono l’empatia, il rispetto incondizionato, l’accoglienza, l’attenzione all’altro, l’ascolto, condensati adesso nel metodo della Scrittura Riparativa e terapeutica.