01 Lug Stress e pensieri automatici? Mandali via scrivendo
Hai mai pensato che una causa del tuo stress potrebbero essere anche i pensieri automatici?
I pensieri automatici sono quei pensieri che durante le tue giornate affiorano alla mente senza che sia tu a richiamarli, saltano su appena si presenta l’occasione. Sono involontari, appaiono nella mente senza che tu possa fare nulla per impedirne l’arrivo, e possono essere positivi o negativi però, molto spesso, sono quelli negativi a venirti a trovare, ed è a quelli negativi che dai credito.
A differenza dei pensieri razionali – che sono basati sulla logica, possono essere verificati e sono quei pensieri che ti permettono di agire in modo funzionale e consono al tuo ambiente e al tuo percorso di vita – i pensieri automatici sono irrazionali, sono pensieri che non hanno alcuna base oggettiva e, derivando dal tuo modo di vedere la realtà, te la mostrano in modo distorto, non per quella che veramente è. In questo modo ti limitano nella vita, poiché assorbono energia e ti danno un carico emotivo negativo che ti fa agire in modi che ti autosabotano. È la voce che si insinua nella tua testa e ti dice di continuo “sei il solito stupido”, “non ce la farai mai”, “sei negato”, “ti rifiutano tutti”, “non vali niente”.
Finché questi pensieri sono saltuari, poco male (se non fosse che comunque l’inconscio li ascolta e li fa suoi, pronto a tirarli fuori alla prima occasione). Il problema vero sorge quando diventano ricorrenti: è allora che inizi a credere a quei pensieri, a farli tuoi, a rimuginarci sopra. Fino a che non ti si scatenano l’ansia, la depressione, lo stress e la tua vita inizia a girare male.
Quel che fai di solito, quando ti abbandoni ai pensieri automatici negativi, è lasciarti guidare e convincere che quel che ti dice quel pensiero è vero, e te ne convinci sempre di più, fino a che non ci credi davvero. Tutto questo genera stress. Alcuni esempi di questi pensieri?
Sei stato bocciato a un esame? Il pensiero negativo ti dirà che sei un perdente.
Sei stato promosso a un esame e hai pure preso un ottimo voto? Il pensiero negativo ti dirà che era un esame facile e tu hai soltanto avuto fortuna (sottotesto: comunque vali poco).
Hai invitato una persona che ti piace a uscire insieme, e ha rifiutato? Il pensiero negativo ti dirà che non ci riuscirai mai, che non sei all’altezza e che è meglio non riprovare.
Sei stato criticato per qualcosa che hai detto o fatto? Da quel momento il pensiero negativo ti ci farà pensare di continuo, e sempre in modi peggiori, fino a farti sentire il bisogno di non esporti più.
Qualcuno che conosci non ti ha salutato? Il pensiero negativo ti dirà che quella persona ce l’ha con te, chissà cosa gli hai fatto, non sei capace a tenere buone relazioni.
Oppure accade che ti dici sempre “devo”, e anche questi sono pensieri automatici negativi che ti tolgono serenità e fiducia, e ti fanno vivere facendoti sentire sempre inadeguato e sull’orlo del fallimento: devo essere forte, devo dimagrire, devo essere più attento, devo evitare di farmi fregare, e tutti i devo che tu sai. Tutti questi devo man mano ti logorano, ti rendono la vita sempre più grigia, tanto più che è difficile tu riesca a soddisfarli tutti, e quelli si ripresentano senza pietà.
Se riconosci che questi pensieri, o quelli che tu sai, ti accompagnano durante le tue giornate, è necessario che tu interrompa il loro flusso se vuoi salvarti dallo stress.
I pensieri automatici negativi ti portano in dote emozioni negative, e si crea un circolo vizioso che è necessario spezzare.
Un buon modo per spezzare la catena dei pensieri automatici negativi è ascoltare quanto ti dicono e come ti fanno sentire, analizzare qual che ti dicono e quel che senti da una prospettiva esterna, come se fosse qualcun altro che si sta confidando con te, e poi scrivere tutto ciò che ti viene, senza fermarti, senza metterti alcun limite, tirando fuori tutto. è così che inizi a elaborare e lasciare andare quei pensieri negativi, intanto che prendi coscienza di quanto ti accade.
E intanto che li affronti scrivendo, è bene che tu sia vigile e attento a quando i pensieri automatici emergono; ascoltandoli e fermandoli sul nascere è già un modo per disinnescare l’automatismo, fino al momento in cui smetteranno di essere pensieri.