Scrivere di sé per scegliere

Per scrivere di sé occorrono coraggio e determinazione: star lì a farsi domande, recuperare pezzi di vita, dare forma a ricordi e mettere tutta questa materia nero su bianco potrebbe non essere cosa semplice da fare.

Non tutti sono disposti a mettersi in gioco così a fondo, ma chi prende questa strada – e arriva fino al traguardo di avere una storia compiuta dentro un manoscritto – sa che avrà fatto quanto di più grande potesse fare per sé, e di riflesso per il mondo che lo circonda: diventare pienamente sé stesso.

Siamo in un porto, al sicuro, a bordo della nostra barca a vela. Non importa che sia un laser o un 12 metri. Ha le vele, il timone, la deriva: ha tutto ciò che ci occorre per prendere il mare. Prendere in mano la penna per scrivere di sé è come armare la barca con l’intenzione di uscire dal porto e iniziare a navigare in mare aperto. Potremo percorrere poche miglia, e rifugiarci entro sera in un altro porto. O potremo attraversare l’oceano e navigare al di là dell’orizzonte, andare verso un mondo e una terra che sappiamo che c’è ma che per molta parte della navigazione non potremo vedere.

Potrà essere un viaggio piacevole, vento quanto basta e sole che mette allegria, le strida dei gabbiani a far da sottofondo. Oppure sarà un viaggio faticoso e lungo, quando ci ritroveremo soli a governare la barca e non potremo lasciare il timone nemmeno di notte perché è in arrivo tempesta, oppure dovremo subire la bonaccia che ci blocca su un mare piatto e infinito, con la sensazione che da quella stasi non usciremo più.

Potremmo rimpiangere la calma piatta del porto, quando la navigazione sarà così dura che avremmo voglia di mollare tutto e non provarci più. Ma saranno momenti.

La chiave di questa navigazione, la chiave dell’esperienza di scrivere di sé è nascosta dentro una sola parola: scegliere. Scegliere di provare e fidarsi. Scegliere di andare fino in fondo. Scegliere di volersi prendere cura di sé. Scegliere di guardare davvero chi si è.  Scegliere di avere consapevolezza. Scegliere di riparare quanto nella vita ci ha fatto male. Scegliere di diventare se stessi.

Francesca Di Gangi
f.digangi@tiscali.it

Mi chiamo Francesca Di Gangi, ho poco più di cinquant’anni e sono sociologa, formatrice e counselor relazionale di formazione rogersiana. Sono anche laureata in Psicologia, e sono l’autrice del metodo Scrittura Riparativa® Da quasi trent’anni affianco le persone che hanno voglia di stare bene con se stesse e nelle relazioni, e le accompagno nell’affrontare le proprie emozioni. Principi imprescindibili del mio lavoro – e del mio modo di essere – sono l’empatia, il rispetto incondizionato, l’accoglienza, l’attenzione all’altro, l’ascolto, condensati adesso nel metodo della Scrittura Riparativa e terapeutica.