Lo stress non è una patologia

Lo stress non è una patologia. Se hai una patologia, è giusto e doveroso trovarne la causa certa e curarti a partire da quella, perché se curi solo il sintomo non guarirai mai, anzi rischi pure di complicare la situazione.

Se ti senti stressato, non è sempre necessario indagare fino in fondo le cause. Non dico che non sia importante, ma potrebbe essere un’indagine che va per le lunghe, e nell’attesa di “capire” resti lì dove sei e continui a stare male.

Metti che lo stress che vivi derivi dal fare tutti i giorni la stessa cosa, o dal ricoprire ruoli che non ti stanno più bene, o da abitudini di cui faresti a meno ma alle quali devi ancora piegarti, o dal dover tenere in piedi relazioni in cui non ti ci ritrovi, o da altro che ti si presenta nel quotidiano e che vorresti cambiare ma che ti dici che no, non puoi cambiare.

Ti dici che non puoi cambiare perché in fondo la tua zona di comodo è, appunto, comoda, e mettere in piedi un cambiamento invece prevede un minimo di rischio.

Invece puoi cambiare, puoi iniziare a farlo.

Immagina di essere una persona diversa da quella che sei; non un personaggio inventato, ma una persona altra da te che però incarna caratteristiche che tu sai di avere, anche se non riesci a metterle in pratica.

Fai muovere quella persona. Portala con te, lascia che ascolti i discorsi che senti e poi lascia che ti dica cosa ne pensa davvero (non cosa deve mostrare), come si sarebbe comportata, come avrebbe agito o reagito.

Meglio ancora, prendi un quaderno e scrivi, a fine giornata, le reazioni che quella persona avrebbe avuto in tutti i momenti che tu e lei avete vissuto. Lasciala parlare, dalle spazio, fa che trovi sulla carta il modo per emergere. Prova questo piccolo esercizio di scrittura antistress. Scrivi tutte le sere, o durante la giornata quando puoi. Vedrai che, poco per volta, qualcosa cambia.

Francesca Di Gangi
f.digangi@tiscali.it

Mi chiamo Francesca Di Gangi, ho poco più di cinquant’anni e sono sociologa, formatrice e counselor relazionale di formazione rogersiana. Sono anche laureata in Psicologia, e sono l’autrice del metodo Scrittura Riparativa® Da quasi trent’anni affianco le persone che hanno voglia di stare bene con se stesse e nelle relazioni, e le accompagno nell’affrontare le proprie emozioni. Principi imprescindibili del mio lavoro – e del mio modo di essere – sono l’empatia, il rispetto incondizionato, l’accoglienza, l’attenzione all’altro, l’ascolto, condensati adesso nel metodo della Scrittura Riparativa e terapeutica.