03 Mag C’è una verità elementare
C’è una verità elementare: se hai un’idea, una passione, il bisogno di attivarti a fare qualcosa, lo devi fare. Non farlo sarebbe tradire te stesso e la tua energia creativa, quella che tutti noi abbiamo ma che spesso – per timore, incapacità di crederci o fatica di uscire da una vita chiusa in abitudini e cliché – facciamo disperdere.
Eppure senza quella energia creativa le nostre giornate non avrebbero, non hanno, quel qualcosa di confortante di cui necessitano. Immaginate in una fredda sera d’inverno cosa può essere il calore del fuoco del camino quando intirizziti e stanchi rientriamo a casa. Oppure d’estate, in una calda giornata fatta di sole battente e afa e frinire di cicale, incontrare la frescura di un ruscello.
Non avrebbero entusiamo, le nostre giornate, non avrebbero – secondo l’etimo di questa parola – il dio dentro, la forza generativa del pensare di potercela fare, di sentirsi potenti abbastanza da affrontare a petto aperto le sfide che ogni nuovo giorno ci propone. Ecco, l’energia creativa nella nostra vita è questo. Però ci ostiniamo a farne a meno.
Non importa quale sia il modo in cui la nostra energia creativa chiede di manifestarsi. Possiamo costruire una sedia a dondolo o ricoprire una scatola di decoupage, possiamo lavorare centrini all’uncinetto o dipingere vedute ad acquarello, possiamo scrivere pagine su pagine o sfornare torte e crostate, possiamo inventare una nuova attività o dare una nuova forma al nostro vecchio collaudato lavoro: quale che sia la nostra passione, il nostro bisogno, la nostra idea da rendere progetto e poi realizzare, diamoci da fare.
Chi l’ha detto che quanto già è non possa essere cambiato? Chi l’ha detto che non meritiamo un amore che sia amore? O anche una sana e felice singletudine? Chi l’ha detto che non possiamo aspirare a un lavoro migliore, un lavoro nel quale davvero possano trovare spazio le nostre capacità? Chi l’ha detto che una passione non possa diventare lavoro? Chi l’ha detto che a lavorare non ci si possa anche divertire? Chi l’ha detto che se la nostra vita fino a o oggi è andata in un certo modo, non possa finalmente cambiare?
Allora, forza, diamoci da fare. Non saremo soli nell’impresa. Chiamatela energia universale, chiamatela provvidenza, chiamatela forza creativa dell’inconscio collettivo, di certo non ci lascerà da soli. A noi però il primo passo. Sempre. Che se non ci mettiamo almeno un po’ di buona volontà e intraprendenza, se non ci crediamo almeno noi stessi in quel che vogliamo fare o negli obiettivi che vogliamo raggiungere, chi mai potrà crederci?
Allora, forza, diamoci da fare. Scriviamo. Cantiamo. Apriamo la nostra nuova attività. Sorridiamo a quell’uomo o quella donna che così tanto ci piace incontrare. Diamo spazio alla nostra energia creativa. Sfoderiamo l’audacia, quell’audacia che, come scriveva Goethe, ha in sé genio, potere e magia. È il momento.
C’è una verità elementare,
la cui ignoranza uccide
innumerevoli idee e splendidi piani:
nel momento in cui uno si impegna a fondo,
anche la provvidenza allora si muove.
Infinite cose accadono per aiutarlo,
cose che altrimenti mai sarebbero avvenute…
Qualunque cosa tu possa fare,
o sognare di poter fare,
incominciala.
L’audacia ha in sé genio, potere e magia.
Incomincia adesso.
Wolfgang Goethe