Già Freud scriveva delle proprietà terapeutiche e riparative della scrittura, e Ferraro ne racconta la teorizzazione in un testo che si intitola Scrittura come riparazione. Autori come Hillman, con il suo Le storie che curano, e Pennebaker con Scrivi cosa ti dice il cuore hanno raccontato quanto scrivere abbia un effetto catartico e curativo su chi pratica quel certo tipo di scrittura che si muove intorno alle emozioni. Pennebaker fornisce anche riscontri rigorosamente scientifici sui benefici anche a livello fisico oltre che psichico della scrittura, avendo condotto lunghe ricerche in proposito.

 

Ho pensato Scrittura Riparativa come un modo per (ri)dare alla scrittura quel valore di lavoro di introspezione e riparazione delle emozioni di cui tanta letteratura ha scritto, e su cui tanta letteratura è scritta.

 

Scrittura Riparativa è un percorso di cura e guarigione, di presa in carico di sé e di consapevolizzazione. È un metodo studiato per affrontare quanto non ci fa stare bene, con noi stessi e con gli altri, e offre una strada per risolvere e risolversi.

 

È anche un po’ una ribellione al vedere la scrittura solo come mezzo per ottenere un buon prodotto da immettere sul mercato. Le scuole di scrittura creativa hanno come obiettivo di insegnare a chi le frequenta a scrivere un romanzo o un racconto, a creare un buon arco di trasformazione del personaggio, a spiegare quali siano i ruoli che in una narrazione devono sempre esserci, a scrivere il miglior incipit e il miglior finale e quando deve esserci l’epifania o l’incidente scatenante. Raramente tengono conto però, purtroppo, dell’anima e della psiche di chi sta dietro alla mano che scrive, o tenta di scrivere. Raccontano e insegnano la tecnica, e tanti sono gli insegnanti eccellenti, ma anche contribuiscono a creare frustrazioni e ulteriori difficoltà emotive in chi le frequenta: non tutti possono arrivare alla pubblicazione, e non è detto che chi si approcci a una scuola di scrittura abbia bisogno di quello.

 

Ancora una volta, qui come in molti altri settori, è la performance ciò che conta. E noi, che invece vogliamo scrivere solo per l’amore che abbiamo per la scrittura e per ciò che di nostro scrivendo tiriamo fuori, ci sentiamo disadatti, inadeguati, frustrati.

 

Ecco, Scrittura Riparativa non ha a cuore il prodotto, ovvero ciò che scriverete. Che potrà anche essere bellissimo e degno di essere poi sottoposto a una lettura professionale, ma non è questo l’obiettivo. Scrittura Riparativa ha a cuore voi che scrivete, le emozioni che mettete in gioco, la vostra voglia e il vostro bisogno di pacificarvi con pezzi di voi e della vostra vita che sono lì, e dolgono, e chiedono di essere riparati.

 

Non è un caso che qui non si parli di corsi, ma di laboratori. Non si insegnano tecniche, anche se di sicuro imparerete cose nuove, ma ci si mette in gioco tutti insieme.

 

Scrittura Riparativa ha a cuore la persona, in tutti i suoi aspetti. Nel bisogno di stare bene, ma anche in quello di essere leggero e divertirsi, e anche nel suo bisogno di riflettere e ricordare e lasciare traccia di sé. Sul sito le foto che scorrono sono accompagnate da scritte: “Scrivere è stare bene”, “Scrivere è stare insieme”, “Scrivere è ricordare”. Sono i modi in cui si declina ciò che Scrittura Riparativa può fare per voi.

 

“Scrivere è stare bene” è il cuore del progetto che ho chiamato Scrittura Riparativa. Con i Laboratori e i Workshop di Scrittura Riparativa ci si confronta con le emozioni, e qui non mi dilungo su questo perché in altre pagine del sito trovate tutto ben spiegato. Sono percorsi pensati per gli adulti, per coloro cioè che hanno un tessuto psicologico già formato e definito.

 

Ma anche i ragazzi possono avere voglia e bisogno di comprendere meglio chi sono e come possono agire per essere davvero protagonisti della loro vita, oltre che imparare a usare quel magnifico mezzo che è la scrittura narrativa. I laboratori di Scrittura Espressiva sono pensati per loro, per il loro non essere ancora ben saldi sulle gambe, per il loro non essere ancora certi nelle loro emozioni. È un laboratorio basato ancora di più sulla cura e il rispetto, la cura e il rispetto che si devono a vite e storie ancora tenere.

 

“Scrivere è stare insieme” racchiude invece il significato ludico della scrittura. Anche questo pezzo del progetto nasce da una ribellione alla scrittura che viene vista solo come atto solitario, con chi scrive che si chiude sprezzante nel suo studio e lì mette in fila le sue preziose parole, rifuggendo la compagnia e la condivisione.

 

Io credo invece che la scrittura possa essere anche un modo per condividere, per divertirsi, per creare relazioni. Gli incontri che propongo sono incontri da fare in mezzo agli altri, nei quali con la scrittura ci si misura ma anche e soprattutto ci si diverte, nei quali grazie alla scrittura si incontrano persone nuove, si gettano ponti fra sconosciuti che, ridendo insieme, si riconoscono simili. In tempi in cui l’altro è sempre più visto come straniero e nemico (anche se straniero e nemico non è), la Scrittura Riparativa vuole essere un modo per sorridere a chi ci sta vicino, un segnale di comunanza. In fondo, siamo tutti persone.

 

“Scrivere è ricordare” è un ulteriore percorso. Nessuno che si accosta a Scrittura Riparativa è necessario sappia scrivere. La capacità di scrivere richiesta è quella che ci hanno insegnato a scuola, è più che sufficiente. Ma non è detto che non ci sia chi invece sappia narrare con le parole, o pur non sapendo narrare abbia voglia di dare forma scritta ai ricordi e ai momenti di una vita, e lasciare così un’ulteriore traccia di sè. Per loro c’è Scrivere il Memoir, un laboratorio nel quale con gli esercizi e i modi giusti metteremo su carta tutto ciò che è stato una vita, a partire dalle emozioni. Questo è un percorso lungo, sono nove incontri di un giorno che vanno avanti per un intero anno, per avere il tempo di scrivere un po’ ogni giorno e arrivare alla fine col proprio manoscritto completo. Da mettere in cassaforte o regalare ai nipoti, o anche presentare a un editor.

 

Ecco, tutto questo è Scrittura Riparativa. Se vi piace, se vi incuriosisce, se avete voglia di provare vi aspetto ad uno degli Incontri di presentazione, o agli eventi che saranno organizzati. Per averne la mappa potete seguire la pagina Facebook, scrivermi usando il form che troverete alla pagina Contatti così da inserirvi nella mailing-list, o seguire gli aggiornamenti sul sito. Se poi avete voglia di leggermi, potete seguirmi sul blog.

 

Grazie. Faremo belle cose insieme.

 

Francesca

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